ALTA
VAL D'ELSA
Per Alta Val d'Elsa si intende quella parte della
Valdelsa ricadente in Provincia di Siena e situata
all'interno dei comuni di:
- Casole
d'Elsa
- Colle Val d'Elsa
- Monteriggioni
- Poggibonsi
- Radicondoli
- San Gimignano
- La Bassa Valdelsa si trova invece in provincia di
Firenze ed ha come capoluogo Empoli.
Lo
sviluppo delle città ricomprese nel territorio
dell’Alta Valdelsa (e principalmente di Colle
di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano) comincia
nel Medioevo. Tutto il territorio era interessato
al passaggio della Via Francigena e delle sue varianti.
Molti potentati, civili ma soprattutto ecclesiastici,
hanno, nel corso del tempo fatto valere i loro diritti,
più o meno legittimi, sulle terre (e quindi
di conseguenza sulle ricchezze che l’attraversamento
dell’autostrada medioevale per Roma poteva garantire)
di questi luoghi. Nel caso di Colle di Val d’Elsa,
influirono anche altri fattori, come l’abbondanza
di acque che, provenienti dall’Elsa e opportunamente
incanalate nelle Gore, fornivano energia motrice a
bassissimo costo alle varie attività stimolando
(e continuando a favorirlo nel corso dei secoli) lo
sviluppo economico. Zona di confine tra le potenze
toscane dell’epoca, Firenze e Siena, è
stata spesso teatro di guerre tra le opposte fazioni
con tutto quello che una guerra portava con sé:
morte, distruzioni, alleanze, intrighi. È del
1199 la Guerra di Casaglia che, per motivi di confini
e di dominio sul territorio, vide le truppe di Colle
e San Gimignano lottare contro Poggibonsi, fino a
che non furono rivisti e stabiliti scrupolosamente
confini e domini. Nel 1269 si svolse invece la più
cruenta Battaglia di Colle che vide contrapposte Colle
e Firenze contro Siena, con la bruciante sconfitta
di quest’ultima. Sviluppatesi in modo più
o meno definitivo le identità delle varie realtà
locali, le città dell'Alta Valdelsa hanno continuato
a svilupparsi ed affermarsi. Soprattutto i due centri
maggiori, Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi (ed in
misura minore anche San Gimignano), hanno avuto uno
sviluppo industriale di livello nazionale ed internazionale,
tanto da affermarsi come centri di eccellenza: basti
pensare alla produzione del Cristallo a Colle di Val
d'Elsa.
CHIANTI
SENESE
Si
intende generalmente il territorio meridionale della
sub-regione geografica del Chianti per una estensione
di circa 386 km², coincidente con la parte meridionale
della zona viticola creata nel 1932 e chiamata, appunto,
Chianti. Dal punto di vista geografico le Colline
del Chianti sono una breve catena montuosa a cavallo
tra le province di Firenze, Siena e, in piccola parte,
Arezzo. Secondo questa definizione il Chianti senese
sarebbe la parte delle Colline del Chianti situata
in provincia di Siena. Nel linguaggio comune questa
sembra essere la definizione meno ricorrente.
Il
punto di vista viticolo post 1932
Dal punto di vista viticolo moderno il Chianti è
una vasta area di produzione del vino omonimo che
si estende su 6 province della Toscana, ben al di
là dei confini delle Colline del Chianti. Per
questa definizione il Chianti senese sarebbe quindi
quella parte della zona viticola Chianti ricadente
in Provincia di Siena. Più specificamente sarebbe
quella parte del Chianti ricadente nelle sottozone
Classico e Colli Senesi. Si tratta di una area molto
vasta che con qualche interruzione va dal confine
con l'Umbria fino al confine con la Provincia di Firenze
e dal confine con la Provincia di Grosseto fino al
confine con la Provincia di Arezzo.
Il
punto di vista viticolo pre 1932
Dal punto di vista viticolo tradizionale, fanno parte
del Chianti i territori di Radda in Chianti, Castellina
in Chianti e Gaiole in Chianti, tutti ricompresi nella
Provincia di Siena e nella sottozona Classico. Dunque
per questa definizione di Chianti sembrerebbe inutile
parlare di Chianti senese, in quanto il Chianti sarebbe
solo senese.
LE
CRETE SENESI
Rappresentano
la zona a sud-est della città di Siena, che
include i territori comunali di Asciano, Buonconvento,
Monteroni d'Arbia, Rapolano Terme, San Giovanni d'Asso
e Trequanda, tutti in provincia di Siena. Il nome
deriva dall'argilla, o creta, presente nel terreno,
che dà al paesaggio il caratteristico colore
grigio-azzurro e un'apparenza spesso descritta come
lunare. Questa argilla caratteristica, mista a salgemma
e gesso, detta mattaione, rappresenta i sedimenti
del mare del Pliocene che copriva l'area tra 2,5 e
4,5 milioni di anni fa. Il paesaggio è caratterizzato
da colline brulle e dolcemente ondulate, querce e
cipressi solitari, i poderi isolati in cima alle alture,
tratti di bosco negli avvallamenti, i fontoni che
raccolgono l'acqua piovana. Tipiche conformazioni
del terreno sono i calanchi, le balze e le biancane.
All'interno delle crete senesi è presente anche
l'area semi-arida conosciuta con il nome di Deserto
di Accona dove queste formazioni si presentano con
maggiore frequenza. L'edificio più interessante
di quest'area è probabilmente l'Abbazia di
Monte Oliveto Maggiore, fondata per iniziativa di
San Bernardo Tolomei nel XIII secolo. La zona è
conosciuta per la produzione del tartufo bianco delle
crete ed ospita una sagra ed un museo dedicati al
cosiddetto diamante delle Crete.
MONTERIGGIONI
E SIENA
Monteriggioni è un comune
che fa parte della cosiddetta Montagnola Senese. Il
territorio di Monteriggioni presenta al suo interno
tratti fisici estremamente differenziati: si può
infatti notare facilmente come attorno al rilievo
del Montemaggio siano presenti alcune piccole pianure
come Pian del Lago e pian del Casone, il Canneto,
alternate ad una serie di piccole valli formate da
torrenti e ruscelli che caratterizzano la parte centrale
e orientale del territorio.
Siena - Vai
alla pagina web di Siena sull'Enciclopedia dei Comuni
d'Italia >>>
VAL
DI CHIANA SENESE
Per
Val di Chiana senese si intende il territorio della
Provincia di Siena situato all'interno dei comuni
di: Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano,
San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita
di Siena e Trequanda.
Trattasi,
ad eccezione di Montepulciano, dei Comuni che fino
al 1554 appartenevano alla Repubblica di Siena. Ad
eccezione di San Casciano dei Bagni e Sarteano, tutti
i Comuni dell'odierna Val di Chiana senese erano ricompresi
nel Compartimento Aretino del Granducato di Toscana.
Nel 1860, con l'unità d'Italia, furono annessi
alla Provincia di Siena.
VAL
DI MERSE
La
Val di Merse si estende nella parte sud-occidentale
della Provincia di Siena, incuneandosi tra le prime
propaggini nord-orientali delle Colline Metallifere
lungo il corso dell'omonimo fiume e interessando i
territori comunali di Chiusdino, Monticiano, Murlo
e Sovicille. Sia l'Alta che la Bassa Val di Merse
sono classificate come siti di interesse comunitario.
VAL
D'ORCIA E AMIATA
Per
Val d'Orcia e Amiata si intende quella zona di territorio
della Provincia di Siena e della Provincia di Grosseto
situata all'interno dei comuni di: Abbadia San Salvatore,
Castiglione d'Orcia, Montalcino, Piancastagnaio, Pienza,
Radicofani e San Quirico d'Orcia.
Fanno parte inoltre del Monte Amiata i comuni di Arcidosso,
Castel del Piano, Santa Fiora, Seggiano e Castell'Azzara
i quali sono compresi nella provincia di Grosseto.
Nella Val d'Orcia grossetana ritroviamo anche la parte
settentrionale del comune di Cinigiano.
Nella
parte nord del monte Amiata, si estende fino ad est
della stessa montagna amiatina, la Val d'Orcia, con
la visione dei filari di cipresso in mezzo alle suggestive
e austere crete senesi, presentando un paesaggio che
costituisce la "cartolina" dell'Italia nel
mondo. All'estero, non c'è studio giornalistico
o geografico (Hibbert Cristopher, The Grand Tour,
London 1969; De Seta, L'Italia del Grand Tour, da
Montaigne a Goethe, Napoli 1992; Martin Thomas, Guide
du voyageur en Italie; Olivier Goujon, Italie Magazine,
2001; Eduard Hutton, Siena and southern Tuscany, 1955;
Charles Dickens, in A.Brilli, Viaggiatori senesi in
terra di Siena, 1984;) che, parlando dell'Italia,
non raffiguri questi elementi del paesaggio, fornendo
così una chiave di valorizzazione e di conoscenza
in Europa e in altri continenti. Forse per questo
la Val d'Orcia è stata di frequente luogo congeniale
di ambientazione di opere letterarie e di lavori cinematografici
di alta qualità artistica, soprattutto da parte
di autori stranieri, inglesi in particolare. Nella
filmografia la val d'Orcia e i dintorni dell'Amiata,
hanno trovato apprezzamento scenografico e ambientale
in opere di James Ivory, Anthony Minghella, Andrej
Tarkovskij, Peter Ustinov, Ridley Scott, Franco Zeffirelli,
Bernardo Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Leonardo
Pieraccioni, Sergio Castellitto. Nel passato, del
resto, il paesaggio della val d'Orcia aveva profondamente
sensibilizzato la cultura medievale e rinascimentale,
proponendosi come riferimento ambientale per le prime
raffigurazioni pittoriche a tema paesistico, sia nelle
pitture del trecento senese, sia nelle opere civili
figurative del Rinascimento toscano. Numerosa
è oggi la presenza di strutture agrituristiche,
nella val d'Orcia come nei declivi del monte Amiata.
Il territorio è stato recentemente inserito
dall'Unesco fra i "patrimoni dell'Umanità". |